Un commercialista pistoiese è finito agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico a seguito di un’indagine sul fallimento di una società, avviata dalla Guardia di Finanza nel 2016.
L’imprenditore che ne era titolare aveva abbandonato la società fallita creandone altre, con prestanomi, sollevate dai debiti per proseguire la sua attività.
Il commercialista ora sottoposto alle misure restrittive nella vicenda era il curatore fallimentare ed è accusato di aver percepito una consistente somma di denaro per favorire gli intenti dell’imprenditore.