• Convento di Giaccherino: dai francescani ai matrimoni


    16/01/2024
    Il Convento di Giaccherino, oggi tristemente noto per il tragico crollo di un solaio durante un matrimonio, ha con la città di Pistoia, un legame secolare. La sua fondazione risale al 1414, per iniziativa del nobile pistoiese Gabriello Panciatichi, banchiere, che lo edificò perché vi si insediasse una comunità di frati francescani. Per la sua collocazione - vicino alla via Lucensis, che conduceva a Lucca – veniva chiamato fin dai tempi antichi “il convento del monte Lucense”. Il toponimo Giaccherino si pensa derivi dal nome di un oste, Cecchino o Ceccherino, che pare gestisse una locanda sulla ripida strada che porta al convento. Inizialmente il complesso comprendeva una piccola chiesa, due chiostri, le celle, il refettorio, una cucina e un'infermeria. Durante i secoli il convento fu poi ampliato fino a diventare uno dei più importanti centri francescani in Toscana. Fu dotato di opere di artisti come Mariotto di Nardo e Rossello di Jacopo Franchi, e di una grande biblioteca. Nel 19esimo secolo, poi, le numerose opere d’arte furono trasferite altrove (per buona parte al museo civico di Pistoia) e le migliaia di libri alla biblioteca Forteguerriana. Dal 2005 il convento è di proprietà della società privata Rinascimento srl, che lo ha restaurato e destinato a location per eventi, convegni e cerimonie. Per permettere a tutti di visitare una struttura storica e identitaria per la città di Pistoia come il convento, nel 2014 fu stretto con l’amministrazione comunale un accordo triennale che, tra l’altro, impegnava la società Rinascimento srl ad aprire la struttura alle visite guidate e, a partire dal 2015, un nuovo accordo permise di effettuare all’interno del complesso anche la celebrazione stessa dei matrimoni civili. Convenzione tuttora valida. Nell’agosto del 2022 è stata poi firmata tra proprietà e Comune una convenzione urbanistica per il recupero dell’ex convento di Giaccherino che, procedendo per stralci, aveva l’obiettivo di migliorare la viabilità tra il giardino zoologico e l’area di Giaccherino, e sistemare il complesso architettonico modificandone la destinazione d’uso, da direzionale di servizio a turistico-ricettiva. Il drammatico crollo avvenuto sabato sera si è abbattuto come una scure sulla storia del convento e sul suo rapporto con la città di Pistoia…

    Marta Quilici
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