Il settore della carta e della meccanica della carta nel distretto di Lucca e Pistoia tiene e cresce, ma sconta il problema diffuso dell’aumento dei costi energetici e delle materie prime.
I dati del 1° semestre 2022 - diffusi da Confindustria Toscana Nord - sono eloquenti: rispetto allo stesso periodo del 2021, il settore della carta ha segnato una crescita dell’1% nella produzione e del 66,2% nell’export; bene anche la meccanica per la carta, con un e +5% nella produzione e +26,% nell’export. Numeri, questi ultimi - spiega Confindustria - che danno il senso di un positivo dinamismo commerciale, ma anche delle distorsioni prodotte dagli aumenti dei prezzi. L'onerosità della bolletta energetica però, ed in particolare del gas, colpisce duramente il settore cartario, e paradossalmente - aggiunge l’associazione industriali - va a penalizzare gli investimenti aziendali nella auto-produzione di energia elettrica e di vapore a partire dal metano, che pure rappresentano per il fabbisogno energetico delle imprese una soluzione ad alta efficienza e a basso impatto ambientale.
Per quanto riguarda i numeri, il distretto cartario di Lucca e Pistoia conta 243 aziende con oltre 7.500 occupati e un fatturato di oltre 3.600 milioni di euro, di cui il 30% è rappresentato dall'export, quasi interamente verso paesi europei.
La meccanica per la carta conta invece 88 imprese con oltre 2.600 occupati e un fatturato di 933 milioni di euro, di cui il 65% è rappresentato dall'export, per metà verso l'Europa, e il restante verso Stati Uniti e Cina e altri paesi paesi extraeuropei.