Montalbano e Chianti sono i neonati distretti biologici che vanno ad arricchire il patrimonio toscano dei distretti, realtà dedicate alla coltivazione, all’allevamento, alla trasformazione e alla commercializzazione dei prodotti agricoli e alimentari ottenuti con metodo biologico.
Il Biodistretto del Montalbano, riconosciuto il 23 dicembre 2022, nasce dall’esperienza maturata dall’omonima associazione, che sin dal 2016 opera sul territorio per valorizzare l’attività agricola locale, tutelare l’ambiente e favorire metodi di coltivazione compatibili con i principi dell’agricoltura biologica, biodinamica e coi cicli della natura.
Il territorio del distretto comprende i Comuni di Capraia e Limite, Carmignano, Lamporecchio, Poggio a Caiano e Vinci, con una superficie agricola utilizzabile di oltre 4.800 ettari complessivi, con 157 aziende coinvolte.
Montalbano e Chianti vanno ad aggiungersi agli altri tre distretti biologici toscani e cioè quelli di Fiesole, della Val di Cecina e di Calenzano.
Il prossimo 9 marzo si terrà proprio nel Montalbano il primo tavolo dei distretti, organismo che la legge impone di istituire annualmente.