Sarà l’autopsia prevista nella giornata di domani, giovedì 21 marzo, a stabilire la causa della morte dell’uomo rinvenuto ieri pomeriggio all’interno dell’hotel Impero di viale Bustichini a Montecatini. Com’è noto la struttura è chiusa da tempo e periodicamente occupata da sbandati e senzatetto. A novembre dello scorso anno l’hotel Impero tornò all’onore delle cronache per un episodio di violenza al culmine del quale una giovane donna precipitò dal primo piano.
Si tratterebbe di un cittadino nordafricano presumibilmente fra i 30 e i 40 anni deceduto con molta probabilità da una ventina di giorni, come testimoniano i segni di mummificazione su gran parte del corpo.
Quello che è certo è che si tratterebbe di omicidio. L’uomo presenta infatti segni di ferite da lama sull’addome e avrebbe perso molto sangue.
Le indagini, coordinate dal PM Claudio Curreli, sono in mano ai Carabinieri che ieri hanno setacciato l’intero edificio con l’ausilio del Reparto di Investigazioni Scientifiche e dei Vigili del Fuoco. Sono tutt’ora in corso le procedure per l’identificazione dell’uomo che si baseranno sulla rilevazione delle impronte digitali e sugli oggetti personali trovati nei pressi del corpo.
Al momento la struttura è vuota ma, nonostante non siano attive le utenze, corrente, acqua e gas, i militari hanno rinvenuto segni di convivenze di più persone. Un ambiente degradato. In particolare è stata la sporcizia che è stata rinvenuta nelle varie stanze. Accanto ai giacigli utilizzati dagli abusivi di turno, sporcizia di ogni genere, addirittura anche escrementi umani.
La segnalazione della presenza del cadavere all’interno dell’Hotel Impero alle forze dell’ordine è stata fatta nel pomeriggio di ieri da personale tecnico che periodicamente visitano e controllano queste strutture.
Sul fronte delle indagini, coordinate dal PM Claudio Curreli, al momento c’è assoluto riserbo ma restano aperte tutte le ipotesi che possano avere portato all’omicidio; dai contrasti personali, a regolamenti di conti legate allo spaccio di stupefacenti, o per motivi di gelosia
Massimo Pannocchi