Il regista coreano Um Tae-hwa, campione d’incassi in Corea del Sud con il film "Concrete Utopia", ha inaugurato la 22/a edizione del Florence Korea Film Fest.
Al Cinema Astra, la prima del distopico film che vede un terremoto distruggere Seoul, con un grattacielo ultimo baluardo, metafora di una umanità crudele ed egoista, ma anche una denuncia sulla differenza di classi sociali, molto accentuata nel paese orientale.
“Il cinema italiano mi ha condizionato, certo – prosegue il regista coreano – nello specifico il film “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” di Petri con Gian Maria Volonté è uno dei miei film preferiti. Di Sergio Leone, invece, ho apprezzato tutta la filmografia completa”. Sul film che inaugura il festival "Concrete Utopia" dice che "racconta una storia generazionale sulla classe, sul patrimonio immobiliare e sulle complessità morali della sopravvivenza. Al di là degli elementi disastrosi, volevo parlare della cultura degli appartamenti in Corea. Mi sono imbattuto in questo webtoon (un tipo di fumetto coreano) chiamato "Cheerful Outsider", in cui tutto crollava tranne un condominio. È stato un affascinante punto di partenza per pensare a come le persone avrebbero reagito in circostanze estreme dopo un disastro”. E poi, conclude dicendo un pensiero sul cinema affermando che "per me è una sorta di diario dei miei pensieri e grazie al cinema ci si può confrontare sui problemi del presente, guardando il passato e pensando al futuro come un grande archivio, un museo video di ricordi”.