Stop alla somministrazione nei circoli privati.
A stabilirlo è stata la Corte di Cassazione che ha stabilito che un ente senza scopo di lucro non può esercitare l’attività di somministrazione dietro il pagamento di corrispettivi che eccedono i costi vivi.
Per poter beneficiare dei vantaggi fiscali i circoli possono rivolgersi solo agli associati, con una attività priva di ricavi.
Soddisfazione per la sentenza è stata espressa dalla Fipe Confcommercio di Pistoia e Prato.
Una vittoria per la Fipe che, si legge in una nota nella quale si chiedono specifici controlli, vede finalmente riconosciuto il principio secondo il quale qualsiasi soggetto che voglia somministrare cibo e bevande dietro compenso più farlo, a patto che rispetti gli stessi doveri ai quali sono soggetti le imprese.