• La lettera di dimissioni del segretario provinciale Riccardo Trallori


    05/03/2018 - Riportiamo integralmente il testo

    La lettera di dimissioni del segretario provinciale Riccardo Trallori

    Si sono concluse le elezioni politiche e il risultato che hanno
    consegnato al Paese è quello di una sconfitta senza se e senza ma del PD
    e della coalizione di centrosinistra. I cittadini hanno votato e, con
    buona pace dei sondaggisti, lo hanno fatto in massa con percentuali di
    affluenza significative.
    Hanno vinto Salvini e la Lega Nord, che oggi è il primo partito nella
    coalizione di destra, e il Movimento 5 Stelle con Di Maio. Hanno vinto
    le ali estreme della politica italiana, senza obiezioni di sorta.

    Lo stesso è stato anche nei collegi che interessavano Pistoia e la sua
    provincia.

    Edoardo e Caterina hanno perso da una coalizione a traino leghista,
    anti-Europa e contraria all'Euro.
    Il tempo per analizzare i risultati dei singoli collegi non mancherà.
    Ciò che riscontro, così di primo acchito, è come il PD abbia tenuto,
    bene tra l'altro, proprio nel Comune di Pistoia, dove pochi mesi fa il
    centrodestra aveva vinto per la prima volta nella storia repubblicana la
    guida dell'amministrazione, e come invece sia crollato nei Comuni della
    Valdinievole dove in gran parte siamo noi ancora a governare.
    Per il PD e il centrosinistra si apre una fase di riflessione e di
    confronto in cui non vi sarà spazio per equilibrismi, servirà chiarezza
    e pazienza nel ricucire una tela di relazioni e rapporti con
    l'elettorato che è totalmente sfilacciata e deteriorata. Per fare tutto
    questo servono dinamismo e energie, qualità che oggi non mi sento di
    avere.

    Dopo la sconfitta dei Comuni delle scorse amministrative, eletto
    segretario da nemmeno un anno, avevo deciso di rimettere il mio mandato
    alla Direzione Provinciale del partito affinché fosse il gruppo
    dirigente a scegliere il da farsi, consapevole altresì che le
    responsabilità di quei risultati erano comuni e non di un singolo.

    La mia esperienza come segretario provinciale termina oggi.
    Inderogabilmente. Ho sempre pensato che il Partito fosse un bene
    superiore ai destini dei singoli e – come ho sempre detto, in tempi non
    sospetti – che nessuno fosse indispensabile.

    Questo esito dimostra come poco abbiano contato i candidati locali e
    come invece molto abbiano fatto i media, nazionali principalmente, il
    web e i social network. Anzi credo che la comunità del Partito
    Democratico abbia mostrato attaccamento e passione una volta di più,
    dedicandosi con una generosità instancabile ai porta a porta, ai
    volantinaggi e ai presidi nei mercati cittadini. Grazie ai tanti
    dirigenti locali e semplici iscritti e militanti che hanno reso questa
    campagna elettorale possibile.

    Molti giovani dirigenti sono cresciuti in questi anni accanto e insieme
    a me. Il PD a Pistoia ha qualità e energie per poter svolgere un lavoro
    paziente e di lunga lena per ricomporre un quadro che oggi è totalmente
    frastagliato. Io – dal canto mio – continuerò a seguire la politica
    locale e nazionale e a fare politica, perché di quella passione non
    intendo e comunque non riuscirei liberarmi.

    Questo sentimento è ancora vivo, per fortuna, in me. Lo coltiverò con la
    stessa passione da singolo iscritto e cittadino, come tanti.

    Ringrazio davvero tutti coloro che in questi anni mi hanno aiutato, mi
    hanno combattuto lealmente nel partito nelle varie fasi interne, mi
    hanno ripreso quando sbagliavo e abbracciato quando sono arrivati i
    risultati più duri. Ognuno ha lasciato in me qualcosa di cui farò
    tesoro, a prescindere, in tutti gli ambiti della mia vita.

    Adesso si apre una fase sicuramente complessa, a livello nazionale così
    come a livello locale. Ognuno dovrà interrogarsi sul senso della
    sinistra oggi, nel nuovo millennio, di fronte ad una fase di transizione
    epocale come lo fu nel '700 con la rivoluzione industriale. Quello che
    serve, da parte di ciascun dirigente e amministratore della provincia di
    Pistoia, sarà responsabilità di fronte ad una situazione di estrema
    complessità e con alle porte sfide locali tutt'altro che semplici e
    scontate. Più che gli annunci sui buoni principi servirà impegno e
    fatica, costante nel tempo.

    Se sarà colto il senso di questa sfida avremo fatto un favore alla
    nostra comunità e ai nostri territori. Io – con le mie idee e la mia
    passione – sarò sempre disponibile a dare una mano, per la sfida che
    attende la sinistra in Italia e a Pistoia.


    Riccardo Trallori

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