Pistoia - La chiamava anche 30 volte al giorno: voleva sapere cosa facesse, con chi fosse e cercava di assicurarsi che non uscisse di casa, neppure per andare a lavorare. La offendeva quotidianamente, suonando in continuazione il campanello di casa, minacciandola di morte ed anche di suicidarsi se lei lo avesse lasciato. Non mancavano poi le percosse, finendo per spingerla addirittura dalle scale. Lui, un uomo di Pistoia, lei una giovane laureata originaria dell'America Centrale.
Questa mattina presso il Tribunale di Pistoia si è concluso il processo che ha visto imputato l’uomo.
La sentenza – pronunciata dal giudice Cerrone, lo ha condannato a un anno e 3 mesi di reclusione (con sospensione condizionata ad un percorso psicologico previsto dal codice rosso per il maltrattante) e al pagamento di una provvisionale di 6000 euro, più la possibilità di richiedere da parte della vittima - assistita dalle avvocate Cepele e Meucci - un risarcimento in sede civile.
Marta Quilici