In una nota inviata alla stampa la Procura fa il punto sulle indagini in corso sulla vicenda dei vivai ex Bruschi. Nella nota si fa riferimento al fatto che l' attività investigativa ha preso le mosse a seguito delle denunce dei creditori della 'Vivai Sandro Bruschi', con sede in Bottegone. Le indagini della Guardia di finanza – sottolinea la nota del Procuratore - hanno fatto emergere condotte fraudolente commesse in danno dei creditori della 'Vivai Sandro Bruschi' e dell’Erario, verso cui l’impresa risulta debitrice per diverse centinaia di migliaia di euro. Al momento, si legge nella nota, i reati ipotizzati sono quelli di truffa aggravata, bancarotta fraudolenta e frode fiscale. Su delega di questa Procura – ricorda il procuratore capo Paolo Canessa - la Guardia di Finanza di Pistoia, coadiuvata dal servizio aereo del Corpo con base a Pisa, ha sottoposto a sequestro il soprasuolo (in pratica le piante, n.d.r.) di 92 ettari di vivai gestiti fino al 2016 dall’impresa agricola 'Vivai Sandro Bruschi' di Pistoia e da allora trasferiti alla società agricola 'Giorgio Tesi Vivai'. Nel contempo, i finanzieri eseguivano diverse perquisizioni, anche presso le sedi delle aziende agricola coinvolte”.