• Lavoratori sfruttati in agricoltura, tre arresti


    06/03/2024

    Lavoratori sfruttati in agricoltura, tre arresti

    Avrebbero reclutato cittadini stranieri, alcuni anche ospiti di centri di accoglienza tra Firenze e Pistoia, per farli lavorare in nero in aziende agricole della Toscana. E' quanto scoperto dal Nucleo Carabinieri ispettorato del Lavoro di Prato, coordinati dalla Procura della Repubblica di Pistoia, con l'ausilio dell’Arma di Pistoia e Prato e del personale del Gruppo Tutela lavoro di Roma. Tre gli arresti eseguiti all’alba, tutti di cittadini pakistani, titolari di due ditte agricole e dimoranti nel pistoiese, accusati di aver costituito e organizzato un’associazione a delinquere finalizzata all’intermediazione illecita e allo sfruttamento del lavoro, con violazione dei contratti nazionali e delle norme sulla sicurezza del lavoro. "Le persone, oltre 50 - spiegano i militari - lavoravano tra le 8 e le 10 ore al giorno per una paga media di 6 euro l'ora, erano impiegati in aziende delle province di Prato, Pistoia, Arezzo, Siena e Firenze, a fronte di un contratto che prevedeva 6 ore giornaliere". Secondo quanto ricostruito dall'indagine gli stranieri, alcuni anche clandestini, venivano caricati su furgoni e portati nei campi, con molti di loro che dovevano anche affrontare ogni giorno un cammino di oltre un'ora per raggiungere i luoghi di lavoro, senza alcun diritto riconosciuto a pasti, ferie retribuite e riposi, affrontando lunghe trasferte a bordo di furgoni sovraffollati condotti dai datori di lavoro. Inoltre agli stessi - spiegano i Carabinieri - veniva negata la consegna del contratto e delle buste paga, per lasciarli nell’inconsapevolezza dei loro diritti di lavoratori e delle loro spettanze.
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