• Liste d'attesa: Corte dei Conti bacchetta sanità toscana


    30/01/2023

    Il fenomeno delle liste di attesa in Toscana continua a presentare criticità e disfunzioni organizzative, che si ripercuotono negativamente sulla capacità del Servizio sanitario regionale di garantire l’accesso generalizzato e tempestivo alle visite specialistiche e agli accertamenti diagnostici, e che dunque richiede solleciti interventi per un recupero di efficienza.

    È quanto emerge dal Referto della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti della Toscana.

    L’indagine, incentrata sui tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali nelle strutture sanitarie toscane, nel periodo 2017-2021, ha infatti evidenziato inefficienze nelle procedure di prenotazione affidate al CUP regionale che, non consentendo la presa in carico di tutte le richieste che giungono al sistema, possono determinare – si legge nella nota della Corte dei Conti - sospensioni di fatto delle prestazioni prenotabili (il cosiddetto fenomeno di “blocco delle liste”, che costituisce una “barriera all’accesso” al Servizio sanitario regionale).

    I tempi di attesa risultanti dai monitoraggi ufficiali, sia pure in miglioramento, rimangono per molte prestazioni al di sopra dei massimi garantiti, risentendo anche degli effetti della pandemia.

    L’indagine ha inteso anche verificare la risposta del Servizio sanitario regionale alla pandemia da Covid-19, con speciale riferimento della capacità di recupero delle prestazioni sospese nei periodi di maggiore crisi del 2020 e del 2021 che ha denotato ritardi rispetto agli obiettivi programmati e un utilizzo non efficiente dei fondi statali destinati allo scopo.

    Altro ambito trattato dall’indagine è quello relativo alla “libera professione aziendale”… Il Piano nazionale prevede che in caso di superamento del rapporto tra l’attività in libera professione e qualla diretta, cosiddetta “istituzionale”, o nel caso di sforamento dei tempi di attesa massimi già individuati dalla Regione, si attui il blocco delle attività libero-professionali, ad eccezione di quelle già prenotate. In molte aziende sono stati rilevati degli sforamenti (nell’Asl Toscana Centro, in particolare, nelle visite reumatologiche, e l’ecografia ginecologica).



    Redazione TG60
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