Questa mattina, martedì 6 giugno, il figlio di Ottavina Maestripieri, la donna di 90 anni trovata morta lo scorso giovedì nel suo appartamento di via Monteverdi a Pistoia, è stato portato nel carcere di Prato.
La ragione dell’arresto non è però da ricondursi direttamente alla morte della madre, per la quale l’uomo è indagato a piede libero, ma per essere evaso dalla detenzione domiciliare, alla quale era soggetto come pena per una precedente vicenda giudiziaria di natura finanziaria.
La mattina del primo giugno, infatti, l’uomo – ragioniere di 60 anni residente nella zona di Masotti, in provincia di Pistoia - avrebbe raggiunto l’appartamento della madre nelle prime ore della mattina – intorno alle 6.50 - e da lì avrebbe poi chiamato i soccorsi poco dopo le 7.30. Sarebbe dunque uscito di casa al di fuori di quell’unica fascia oraria (dalle 10 alle 12) che gli era consentita per la sua situazione di detenzione domiciliare.
Proprio per ricostruire orari e dinamiche di quella mattina, gli inquirenti stanno ascoltando numerose testimonianze di vicini di casa e stanno acquisendo le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti lungo il tragitto tra la casa del figlio e quella della madre.
Domani, 7 giugno, a mezzogiorno è poi confermata l’autopsia presso l’ospedale San Jacopo sul corpo della donna e subito dopo – intorno alle 12.30 – saranno avviati gli accertamenti sul Dna, comparativi tra i profili genetici della madre e quelli del figlio.
Gli accertamenti autoptici, oltre alle testimonianze e alle immagini delle videocamere raccolte dagli inquirenti in queste ore saranno dunque elementi decisivi per fare maggiore chiarezza sulla morte di Ottavina Maestripieri.
Marta Quilici