• Nidil: Usl Toscana Centro, piano del personale da rivedere


    23/09/2023

    Nidil: Usl Toscana Centro, piano del personale da rivedere

    Nidil Cgil Firenze, Prato e Pistoia, si unisce all’allarme lanciato nei giorni scorsi dalla Rsu di Usl Toscana Centro in merito al piano dei fabbisogni del personale presentato dall’azienda che prevede  la concreta possibilità di non rinnovare 180 contratti di lavoratori in somministrazione (ex interinali) oltre al mancato reintegro del turn over pensionistico 2023.

    La conseguenza, commenta il sindacato, sarà la riduzione del numero degli addetti presenti in azienda nei prossimi tre anni e determinerà, come già evidenziato dalla RSU, una riduzione dei livelli di prestazione ai cittadini: una situazione molto preoccupante non solo per questi lavoratori ma per tutti i cittadini di questo territorio perché l’unico effetto possibile immaginabile è quello di chiudere posti letto e servizi.


    “Nonostante la RSU abbia valutato in circa 600 le persone da inserire nell’organico necessarie per la tenuta stessa di tutti i servizi sanitari essenziali, e garantire allo stesso tempo ai lavoratori il rispetto delle tutele previste dalle attuali normative contrattuali e legislative– afferma Fabio Capponi del NIdiL CGIL di Pistoia Prato – le scelte dell’USL Toscana Centro vanno in direzione assolutamente contraria”.

    E’ molto probabile che quei lavoratori in somministrazione ai quali verrà rinnovato il contratto in scadenza al 30 settembre avranno una proroga di un mese soltanto senza sapere se il mese successivo saranno chiamati a lavoro o meno, si legge in una nota diffusa dal sindacato.


    Si tratta di infermieri, OSS, tecnici e amministrativi, alcuni dei quali stanno aspettando di essere chiamati dalle graduatorie ed altri che sperano di essere rinnovati in attesa di un nuovo concorso o di altre occasioni di lavoro, magari nel privato. Ad oggi, infatti, la legge Madia non permette a chi ha un contratto di somministrazione di accedere alle graduatorie per le stabilizzazioni anche se ha maturato tutti i requisiti temporali di anzianità.


    La Sanità, infine, è il settore dove maggiormente si evidenzia una mancata parità di trattamento tra questi lavoratori e i colleghi alle dirette dipendenze di USL Toscana Centro. Capita regolarmente infatti – continua la nota del sindacato - che ai lavoratori in somministrazione non vengano concessi i giorni di ferie continuativi come previsto dal contratto, neppure per le ferie estive, o si chieda loro di coprire la maggior parte dei turni festivi, oppure che si riconoscano mal volentieri permessi e congedi. Vengono assunti con contratti brevissimi, poi rinnovati, anche di mese in mese. Questa loro condizione di estrema precarietà, sempre sotto pressione con l’aspettativa di avere prorogato il proprio rapporto di lavoro, determina il fatto che questi lavoratori siano più ricattabili e dunque più discriminati.


    “Fornire lavoro stabile a tempo indeterminato, cancellare la precarietà sono diritti che non vengono riconosciuti ai giovani in particolare - sottolinea il rappresentante di NIdiL CGIL – e saranno al centro insieme ad altre rivendicazioni della grande Manifestazione Nazionale La Via Maestra che si terrà a Roma il 7 ottobre prossimo”.

    Chiediamo quindi che ci sia una revisione del piano dei fabbisogni del personale che preveda la chiusura del contratti in somministrazione solo in vista di una loro sostituzione con personale in graduatoria e che nel frattempo si proceda con il rinnovo di questi contratti per periodi più lunghi di un mese, portando la scadenza almeno a fine anno. “NidiL CGIL, la categoria che rappresenta i lavoratori in somministrazione, si unisce al percorso di mobilitazione – conclude Fabio Capponi - indetto dalla Rsu dell’Usl Toscana Centro e a tutte le iniziative di protesta e di lotta future se le  richieste proposte congiuntamente non saranno accolte”.

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