La Corte Costituzionale ha rigettato i ricorsi presentati da Regione Toscana, Emilia-Romagna e Puglia contro due articoli della legge di bilancio in materia di dimensionamento scolastico. La parte in giudizio era quella sulla riorganizzazione della rete scolastica, nelle quali si alza a 900 studenti la soglia minima per poter avere una autonomia scolastica con un proprio dirigente, col rischio, di fatto, di accorpamenti e riduzione del numero delle autonomie.
In Toscana sono almeno 15 gli istituti coinvolti che perderanno l’autonomia, da 470 istituzioni scolastiche attuali a 455 previste nell'anno scolastico 2024/2025, 452 nel 2025/2026 fino ad arrivare a 446 nel 2026/2027. In tre anni quindi, ben 24 istituti non avranno più l’autonomia scolastica e dovranno quindi essere accorpati
La riforma, approvata con la Legge di Bilancio 2023, decorre dall'anno scolastico 2024/25 e individua i nuovi criteri per l'assegnazione dei Dirigenti Scolastici e dei Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA), tenendo conto della popolazione scolastica regionale.
L’attuale soglia, prevista con la Legge di Bilancio dello Stato 2022 per gli anni scolastici 2022-2023 e 2023-2024 prevede, per avere un proprio Dirigente e DSGA, il numero minimo di 600 studenti e di 400 nelle piccole isole e nei comuni montani abbassato però come nell’anno scolastico 2021-2022 a 500 e 300.
Con la legge di Bilancio approvata a dicembre 2022 si innalza il coefficiente ad un minimo di 900 per avere un proprio Dirigente e DSGA.
Al momento però sembra scongiurato che tutto possa partire a settembre del 2024. Anche perché le Regioni stanno lavorando alla programmazione per il nuovo anno scolastico sulla base dei parametri attuali, ovvero 600 studenti, e dovrà essere tutto pronto entro il 31 dicembre di quest’anno per le iscrizioni che partiranno a gennaio 2024.
In Provincia di Pistoia a rischio accorpamento sono i due istituti comprensivi di Larciano e Lamporecchio e la Scuola Agraria Anzillotti di Pescia.
L’adeguamento ai nuovi parametri dei 900 studenti, avverrà invece in modo graduale dal settembre 2025