Omicidio di Alessio Cini: il cognato, Daniele Maiorino, nella casa circondariale di Santa Caterina a Pistoia da giovedì 18 gennaio, chiede la scarcerazione.
Attraverso i suoi avvocati, Katia Dottore Giachino e Fulvia Lippi, presenterà infatti una richiesta di riesame della convalida del fermo e dell'applicazione delle misure cautelari in carcere decise ieri dal giudice per le indagini preliminari Patrizia Martucci di Pistoia.
Oggi Maiorino ha nuovamente parlato con i suoi legali e, con la richiesta di riesame, punta ad ottenere gli arresti domiciliari (che potrebbe scontare a Prato dove vivono i genitori, che sarebbero disposti ad ospitarlo), eventualmente anche con l'applicazione del braccialetto elettronico.
Il corpo del cognato, Alessio Cini - lo ricordiamo - fu trovato la mattina di lunedì 8 gennaio all'ingresso della villetta trifamiliare di Ponte dei Bini ad Agliana dove, in due appartamenti separati, vivevano i due cognati: al piano di sopra Cini con la figlia, al piano di sotto Maiorino con la famiglia. Le indagini, condotte dai Carabinieri di Pistoia e coordinate dal sostituto procuratore Leonardo De Gaudio, hanno permesso di arrivare, dopo esattamente 10 giorni dall'omicidio, al fermo di Maiorino.