Nel corso di una serie di controlli effettuati nella piana pesciatina, i Carabinieri Forestali hanno denunciato due cacciatori sorpresi a utilizzare dispostivi elettronici da richiamo non consentiti.
Le due persone, titolari di appostamenti fissi alla minuta selvaggina collocati in aree rurali dei Comuni di Uzzano e di Pescia, si avvalevano, infatti, di richiami elettromagnetici dotati di amplificatori del suono, per indurre, con l’inganno, l’avifauna ad avvicinarsi e quindi abbatterla. Questa azione illecita ha permesso l’uccisione di numerosi esemplari.
In Toscana l’esercizio della caccia alla minuta selvaggina è consentito esclusivamente con l’ausilio del cane e/o l’impiego di richiami vivi, così come disciplinato dalla vigente normativa.