Durante una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina a Pescia, l’addetto stampa del comune di Pescia dal 2019 al 2021 Massimiliano Paluzzi ha reso pubbliche le motivazioni della sentenza con cui si è chiuso il processo a suo carico per presunta usurpazione di funzione, capo di imputazione dal quale è stato assolto con il massimo della formula, “per non avere commesso il fatto”.
Paluzzi ha ripercorso i vari passaggi della vicenda, nata da una mozione presentata in consiglio comunale che poi tre dei cinque firmatari hanno trasformato in denuncia, peraltro senza avvisare gli altri due. Uno di essi, Giacomo Melosi, attuale consigliere comunale, ha confermato tutto quanto partecipando alla conferenza stampa. Né lui, né la consigliera Romoli erano a conoscenza della intenzione di Mandara e compagnia.
“Le motivazioni della sentenza che mi assolve per non avere commesso il fatto - ha detto lo stesso Paluzzi - dovrebbero indurre Conforti, Franceschi e Mandara a chiedere scusa e quest’ultimo anche a dimettersi da consigliere comunale”.
Oreste Giurlani, che all'epoca dei fatti era sindaco, ha sottolineato che la sentenza conferma che Paluzzi ha operato con estrema correttezza e che l’amministrazione comunale è stata trasparente e assolutamente ligia alle normative.