Domenica 26 novembre si è celebrata a Pescia, presso la Parrocchia di Maria SS. Assunta in Cielo, la 73° Giornata del Ringraziamento, la tradizionale ricorrenza che dal 1951 viene festeggiata dalla Coldiretti in tutta Italia, con una manifestazione promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana (Cei) per rendere grazie per il raccolto dei campi e per chiedere la benedizione sulla nuova annata.
A caratterizzare la Giornata del Ringraziamento il raduno dei trattori, la messa, la benedizione dei frutti della terra e la colorita sfilata dei trattori e dei mezzi agricoli, oltre alla premiazione di 5 Benemeriti della Coldiretti, per il loro impegno associativo e capacità imprenditoriale. Accolti da Fabrizio Tesi e Francesco Ciarrocchi, presidente e direttore di Coldiretti Pistoia, hanno preso parte alla Giornata la Presidente di Coldiretti Toscana Letizia Cesani, vari rappresentanti istituzionali locali e regionali, consiglieri e i soci della Federazione di Coldiretti Pistoia.
“La Giornata del Ringraziamento –spiega Fabrizio Tesi, presidente di Coldiretti Pistoia- è una ricorrenza molto sentita dagli agricoltori, che chiude la stagione agricola, che purtroppo quest’anno è stata particolarmente difficoltosa, funestata solo pochi giorni fa dall’evento alluvionale che ha colpito pesantemente la provincia. Ed è quanto mai attuale la riflessione della Commissione Episcopale per i problemi sociali ed il lavoro, un messaggio ed insieme un invito, che promuove lo stile cooperativo ed il principio della fratellanza nel quale la cura condivisa del territorio, soprattutto di quello rurale come avveniva nel passato, può prevenire disastri idrogeologici e può facilitare un uso condiviso dei beni e delle risorse”.
“Il Messaggio per la 73ª Giornata Nazionale del Ringraziamento della Conferenza Episcopale Italiana è titolato Lo stile cooperativo per lo sviluppo dell’agricoltura – spiega don Luciano Tempestini, consigliere ecclesiastico di Coldiretti Pistoia-, tema quanto mai attuale, che con la Giornata del Ringraziamento diventa occasione per lodare il Signore per il dono del fratello che condivide il nostro stesso lavoro, permettendo di vivere l’esperienza di comunità nell’attività agricola, non solo a livello familiare e aziendale, ma anche nello stile cooperativo. Consentendoci di riflettere anche sul suo senso, che può creare opportunità di condivisione, e può far sì che i territori rurali, soprattutto nelle aree interne, siano rigenerati e ripopolati”.