Il consiglio comunale di Pistoia ha approvato il bilancio consuntivo 2023.
Il provvedimento ha ottenuto 21 voti favorevoli (Fratelli d'Italia, Avanti Pistoia per Ale Tomasi Sindaco, Centristi Forza Italia, Amo Pistoia e Lega), 9 contrari (Partito Democratico, Pistoia Ecologista Progressista e Civici Riformisti) e nessun astenuto.
"Registriamo anche per quest’anno un risultato molto positivo del bilancio consuntivo 2023-2025 – ha sottolineato l’assessore al bilancio Margherita Semplici - con 6.5 milioni di avanzo disponibile e circa 393.000 euro di avanzo destinato, un dato che ci consentirà per l’ennesimo anno di finanziare con risorse nostre una parte delle previsioni del Piano degli investimenti 2024-2026, approvato dal consiglio comunale".
Dalla spiegazione del provvedimento è emerso come... "il Comune paghi i fornitori in tempi rapidi" e, sempre dall'assessore Semplici è stato messo in evidenza di come "il 2023 si sia chiuso con un debito residuo di poco superiore ai 73 milioni di euro, il dato più basso in assoluto non solo dal 2008 ma anche dal 2017, nonostante l’aumento di investimento in opere pubbliche".
"Il bilancio ha anche alcune criticità come alcuni elementi di rigidità – ha spiegato l’amministratrice - infatti la spesa energetica, quella per il personale e le spese per il mantenimento complessivo della macchina amministrativa sono talvolta indipendenti da volontà politiche. Mi riferisco, in particolare, alla spesa per il personale, destinata a crescere anche indipendentemente dall’aumento del numero dei dipendenti".
Talvolta sarebbe necessario aumentare le assunzioni, in particolare in alcuni settori, ma questo è precluso da un quadro normativo complesso legato al decreto ministeriale del 17 marzo 2020, che ha fissato come tetto massimo di assunzioni per enti della nostra tipologia e dimensione di abitanti al 27,60%, che deve essere rispettato nel rapporto tra la spesa corrente dell’anno e la media delle entrate dell’ultimo triennio. Purtroppo nel conteggio della percentuale vanno imputati anche il valore degli aumenti contrattuali, che sono senz’altro una cosa positiva per il comparto dei dipendenti, ma rappresentano un costo che l’Amministrazione sostiene in base a scelte che vengono compiute altrove. Con il prossimo rinnovo contrattuale è già stato stimato un aumento del 5,78% di costo per il personale. Pertanto l’attuale quadro normativo non ci permette scelte espansive in quei servizi che l’Amministrazione considera strategici e che di fatto richiederebbero maggiori assunzioni».
Altre voci legate alla rigidità del bilancio. «Sono rappresentate dalle spese energetiche – ha detto l’assessore al bilancio -, anche se su questo in realtà una minima capacità di manovra può essere effettuata. Stiamo infatti lavorando ad alcune suggestioni rispetto al tema delle comunità energetiche, rispetto a quello dell’installazione degli impianti fotovoltaici, che ci consentono di mantenere una maggiore autonomia energetica. Il percorso che l’Amministrazione sta affrontando è quello dell’efficientamento energetico attraverso il quale abbiamo come obiettivo sia il risparmio economico che la sostenibilità ambientale, come nel caso della nuova concessione dell’illuminazione pubblica».
883.000 euro incassati come oneri di urbanizzazione, nessuno impiegato nella spesa corrente.
«Si tratta di un pilastro di questa Amministrazione – ha spiegato l’assessore al bilancio -: dal 2017 ci siamo sempre impegnati a non destinare gli incassi da oneri di urbanizzazione alla spesa corrente seppur concesso dalla legge. Il 2023 a consuntivo conferma questa scelta, tanto è vero che negli 883.000 euro incassati come oneri di urbanizzazione, nessuno è stato impiegato nella spesa corrente di manutenzione ordinaria, ma è tutto fluito nel finanziamento in corso di anno nella spesa per gli investimenti e per quota parte nell’avanzo destinato agli investimenti che ammonta a 393.000 euro. Abbiamo tracciato un percorso che di anno in anno viene essenzialmente confermato».
Lungo e articolato il dibattito in aula tra maggioranza e opposizione. Sono intervenuti, tra gli altri, il gruppo PD e i capigruppo di Pistoia Ecologista e Progressista, Fratelli d’Italia, Civici Riformisti e Lega.