"Il rischio che cogliamo è che il giovane in qualche modo si isoli, tagli dei ponti nella relazione o con i pari o con il mondo degli adulti e che si rinchiuda in un mondo in cui né l'amico ne il genite o l'adulto di riferimento possa più accedere".
In Italia oggi oltre il 78% dei bambini tra gli 11 e i 13 anni utilizza internet tutti i giorni, età che si abbassa sempre più, con la giornata dei più giovani che ruota, in gran parte, secondo un recente studio, attorno all'universo digitale, tra video, sciale e video giochi. Mediamente sono oltre 5 le ore passate on line.
Un quadro che impone di confrontarsi con quella che è stata definita salute digitale, tema affrontato a Pistoia nell'incontro che, promosso da Fondazione Cesvi, Gruppo Incontro, con il contributo di Intesa San Paolo, ha messo a confronto operatori ed esperti del settore presso Toscana Fair.
"OnLife, i giovani nell'epoca dell'iperconnessione", il titolo del convegno che, in chiave propositiva, ha proposto agli adulti un vero e proprio manuale, uno strumento per sopravvivere nel mondo digitale e riuscire a capire, spiegate dagli stessi ragazzi che hanno partecipato al progetto "Salute digitale", il loro linguaggio e termini come trolling, cringe, ghosting.
Il progetto ha quindi prodotto, partendo dal mondo digitale, dei giochi da tavolo tradizionali. L'idea è quella di volgere in positivo questi strumenti.