Il giro o anche la processione delle sette chiese; è la tradizione che dal medioevo, attraversando i secoli si rinnova nella notte del Giovedì Santo... al temine della messa "in coena domini"... un pellegrinaggio dei fedeli che tocca sette chiese e che, ogni anno, è vissuto anche a Pistoia alla viglia della Pasqua.
Un momento di devozione popolare, vissuto dai fedeli singolarmente, in famiglia o in forma comunitaria, come avviene alla Misericordia dove, partendo dalla chiese dell'Arciconfraternia in via del Can Bianco alle ore 21.00, si percorrono le strade del centro toccando
il Monastero Clarisse , la chiesa di San Paolo e la Basilica della Madonna, le Chiese di San Francesco, Sant’Andrea, la Cattedrale, per fare quindi ritorno alla Misericordia, fermandosi in preghiera davanti agli altari, detti impropriamente sepolcri.
"Una tradizione - ha detto don Alessio Bartolini direttore dell'ufficio liturgico della Diocesi di Pistoia - che ci invita a sostare in preghiera davanti agli altari della deposizione, questo il nome corretto, meditando su quel mistero dello Sposo che viene tolto alla Chiesa, Chiesa che sosta in preghiera".