In merito alla vicenda denunciata da parte di don Massimo Biancalani, relativa all’ennesimo episodio a sfondo razziale a carico di un ospite del centro di accoglienza situato nei locali adiacenti la parrocchia di Vicofaro, Mons. Tardelli - nel portare solidarietà e vicinanza alla giovane vittima - vuole nuovamente stigmatizzare il clima di tensione e di esasperazione del dibattito pubblico e che oggi sta producendo i suoi frutti più amari. Il vescovo di Pistoia, già da molti mesi aveva messo in guardia rispetto al clima velenoso che si sta sviluppando in diocesi, in Toscana e nel Paese: «Oggi siamo seduti su di una polveriera e occorre imparare tutti ad essere cauti nei gesti e con le parole, perché non accada esattamente il contrario di ciò che vorremmo: che scoppi la guerra, dove invece ci vuole la pace. Oggi gli animi sono surriscaldati – afferma Tardelli – ci si muove spinti più dalla “pancia” che dalla ragione; più dalle sensazioni che dall’ obbiettività. E’ tempo, il nostro, in cui io credo occorra vigilare. Sulle nostre idee e sulle nostre parole; su ciò che ci viene comunicato e a nostra volta comunichiamo. Su ciò che facciamo ogni giorno; sulle nostre piccole o grandi scelte quotidiane. Occorre vigilare, prima che accada il peggio! Perché la rabbia non vinca sulla pazienza, la paura sul coraggio, l’insulto e l’arroganza sul rispetto, la violenza sull’amore».