Maurizio De Simone “ha risposto, ha chiarito tutto e ha specificato che con la Pistoiese non c’entra nulla”: sono le poche frasi pronunciate, all’uscita dal Tribunale di Pistoia, dall’avvocato Gerardo Perillo, che difende l’ex garante del Trust Orange.
In tarda mattinata De Simone è stato portato di fronte al giudice per le indagini preliminari Patrizia Martucci per l’interrogatorio di garanzia, nell’ambito dell’indagine della Procura Europea per associazione per delinquere e truffa aggravata legata ai fondi PNRR con 24 indagati non soltanto in Italia. Indagine a seguito della quale giovedì 4 aprile sono scattate le misure cautelari in carcere per De Simone e Stefan Lehmann, patron arancione dal gennaio 2022 a metà del 2023, e ai domiciliari per Omar Vecchione, a capo della Omav, partner commerciale della Pistoiese fino al dicembre 2022.
I rapporti tra De Simone e la Pistoiese sono il cuore di un'altra indagine, quella della Procura di Pistoia che, avvalendosi della locale Guardia di Finanza, sta cercando di far luce sui conti della società, a partire dalla reale consistenza e legittimità dei crediti ceduti dalla Omav a titolo di sponsorizzazioni al club arancione. Bancarotta fraudolenta e fatture false sono le accuse che la Procura pistoiese ha mosso, a vario titolo, nei confronti di Maurizio De Simone, Omar Vecchione e anche di Antonio Gammieri commercialista della Pistoiese e Matilda Jace amministratore unico dimissionario della società e “director” nel Trust Orange, di cui lo stesso De Simone si definiva garante.
Durante l’interrogatorio di garanzia De Simone avrebbe risposto alle domande del giudice per oltre un'ora, per poi essere riaccompagnato nel carcere di Santa Caterina di Pistoia; in merito alla richiesta del suo legale degli arresti domiciliari, il giudice Martucci si è riservata di decidere e si pronuncerà probabilmente nel corso della giornata di domani, martedì 9 aprile.