I carabinieri della stazione di Quarrata e del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Pistoia, coadiuvati da personale dell’ASL Toscana Centro e della Polizia Municipale di Quarrata, nella giornata di ieri hanno effettuato un’ispezione in un capannone di via Vecchia Fiorentina, sede di una ditta di confezioni che assembla e stira capi di abbigliamento femminile per conto terzi, gestita da una coppia di imprenditori cinesi con residenza a Prato, ma domiciliati nello stesso immobile dove hanno l’attività. Dei dieci dipendenti, anch’essi di nazionalità cinese, trovati a lavorare all’interno del capannone, sette uomini e due donne di età compresa fra i 53 e i 28 anni, ben nove sono clandestini. Ad alcuni di loro era stata promessa una paga mensile oscillante fra i mille e milletrecento euro, ad altri era stata promessa una retribuzione commisurata ai “pezzi” che sarebbero stati in grado di realizzare, mentre con altri ancora i proprietari non avevano al momento concordato alcun compenso. Ai due titolari sono stati contestati lo sfruttamento di manodopera irregolare e l’intermediazione illecita con sfruttamento del lavoro, oltre ad altre violoazioni. I due titolari, dopo la formalizzazione dell’arresto sono stati sottoposti ai domiciliari. Le attività della ditta sono state sospese e sono state elevate sanzioni amministrative per oltre trentaquattromila euro in materia di legislazione del lavoro.