Sulle polemiche innescate dall’ex dirigente del Comune di Pistoia Elisa Spilotros con le accuse rivolte all’assessore all’urbanistica Alessandro Capecchi di aver fatto un copia incolla per la redazione del nuovo regolamento urbanistico, per lettera ha risposto Capecchi.
Che sottolinea, come ammesso dalla stessa Spilotros, di aver lavorato per molto tempo alle modifiche del regolamento, da anni portate avanti dall’ufficio urbanistica, sia quando l’ex dirigente vi lavorava che dopo.
Con la volontà di non buttar via nulla di ciò che di buono e condivisibile è stato via via predisposto per un principio di buonsenso amministrativo e perché, essendo frutto di attività svolte con risorse pubbliche (compreso lo stipendio dell’ex dirigente) il lavoro è da considerarsi patrimonio pubblico a disposizione del Comune.
“Sarebbe stato sciocco – scrive Capecchi – pensare e fare diversamente, ricominciando da capo un’attività che sta tutta dentro l’amministrazione, a prescindere da chi la guida e da chi, in un certo momento, vi svolge un ruolo di dipendente o dirigente e per questo compie una parte (più o meno rilevante) di un procedimento amministrativo”.
“Io – scrive ancora Capecchi – ho semplicemente portato avanti, anche sulla base di una delibera di giunta del marzo 2018, la ribadita necessità di correggere e aggiornare il regolamento urbanistico facendo tesoro di un lavoro sviluppato nel tempo, cui si sono aggiunte – anche alla luce del monitoraggio finalmente compiuto – ulteriori proposte e necessità di integrazione e modifica che hanno migliorato – a giudizio del consiglio comunale – il testo”.
In base anche a queste considerazioni, per l’assessore Capecchi è evidentemente priva di ogni fondamento la richiesta di sue dimissioni avanzata dalle opposizioni.
In verità, tutti – ha dichiarato oggi il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi - l’architetto per prima ma anche i tanti tecnici che dopo di lei hanno lavorato e continuano a lavorare nell’Amministrazione pubblica, e che ovviamente ringrazio - hanno portato avanti un lavoro di modifica che si scontra con un punto di partenza non certo eccellente. Tutti hanno cercato di limitare i danni in attesa dei nuovi disegni del territorio. L'assessore Capecchi, nel suo ruolo politico, ha guidato questo processo affidandosi al lavoro degli uffici e cercando, nei limiti del possibile, di accogliere i suggerimenti esterni. Fare è la cosa più difficile, e tra le tante questioni trovate aperte abbiamo, con responsabilità, governato anche questa".