La storia infinita a Montecatini, dopo le Terme, è quella del famigerato T-Red, il famigerato marchingegno malefico sparamulte collocato fra via Matteotti e via Tripoli e la via Provinciale Lucchese e viale dei Martiri.
Il sindaco Luca Baroncini ha diffuso oggi un nuovo comunicato con il quale indica le modifiche apportate allo strumento per evitare lo stillicidio avvenuto fino allo scorso 2 agosto, quando venne momentaneamente spento.
In quell’occasione, contattato telefonicamente, il primo cittadino ci disse che il T-Red sarebbe stato spento, e quindi la rilevazione sospesa, per permettere di modificare alcuni parametri che erano stati riconosciuti troppo rigidi ed erano quelli per cui venivano rilevate tantissime infrazioni su quegli incroci.
Quelle modifiche oggi ultimate e valide a partire da lunedì 28 agosto. E’ stato spostato il punto in cui scatta la sanzione a chi supera con il veicolo di circa 5 metri la linea di arresto. Chi col semaforo rosso va molto più avanti della linea di arresto e chi cambia corsia in presenza di luce rossa oltrepassando la striscia continua.
Sarà inoltre installata nelle prossime settimane una segnaletica verticale aggiuntiva a quella già esistente per indicare quando il passaggio a livello è chiuso.
“Totalmente disattesa l'indicazione del Consiglio Comunale”. Insorge l’opposizione, per l’occasione unita con tutti i gruppi consigliari.
“Siamo sconcertati” scrivono in una nota a firma congiunta. “Il T-Red doveva essere spostato ed invece continuerà a vessare i cittadini dal prossimo 28 Agosto.”
Fu tutto il Consiglio Comunale, con un emendamento, a chiedere di modificare la mozione “valutando seriamente” – citiamo testualmente – “di ripristinare un sistema di rilevamento delle sole violazioni semaforiche e valutare la fattibilità dello spostamento del dispositivo.”
Spostamento che tecnicamente non è possibile effettuare in quanto, dopo verifica da parte della Polizia Municipale, in quanto l’apparecchiatura di corso Matteotti è della tipologia che controlla due corsie di marcia e sul territorio comunale non sono presenti altri incroci regolati da impianto semaforico con le stesse caratteristiche.
“La verità è che il Sindaco” – si legge nella nota delle opposizioni -- “dopo aver speso 115.000 € senza bando, per l'acquisto di un sistema di rilevamento non idoneo a questo incrocio, adesso non è in grado di produrre gli atti necessari per la sua sostituzione e non è nemmeno in grado di guidare la propria maggioranza in Consiglio a votare atti a cui poi sia capace di adempiere.”
I soldi incassati con la rilevazione delle infrazioni – dice Baroncini - saranno reinvestiti per il 50% nella sicurezza stradale, mettendo ad esempio barriere per non fare entrare le auto in pineta. Un tentativo “Assurdo e ridicolo di rabbonire i cittadini” secondo le opposizioni
Massimo Pannocchi