In provincia di Pistoia sono state perse 41 cattedre con il conseguente accorpamento che ha portato a formare classi con più di 27 alunni, nelle scuole dall’infanzia alla secondaria.
E’ a fronte di questa situazione che le organizzazioni sindacali di Cgil e Cisl sono tornate a manifestare pubblicamente la loro preoccupazione in vista del ritorno sui banchi.
“Finora – riferiscono Flc Cgil e Cisl Scuola – gli incontri che si sono tenuti con I rappresentanti degli enti locali sono stati poco proficui e hanno prodotto solo assunzione di impegni, cosa inevitabile dato la situazioNe organizzativa ed edilizia in cui si trova la scuola pistoiese”.
“Sicuramente – sottolineano i sindacati – da parte del Ministero non c’è stata assunzione di responsabilità in questo senso e con l’emanazione delle linee guida di fine giugno scorso si è soltanto demandata la responsabilità ai dirigenti scolastici e agli enti locali, che poco possono fare in merito”.
“In particolare – sostengono Cgil e Cisl – i presidi sono stati lasciati soli di fronte alle enormi responsabilità che inevitabilmente hanno e le ulteriori che sono state loro addossate dalla normativa”.