La giunta regionale è stata impegnata ad attivarsi presso il governo nazionale “affinché, in relazione sia alle forti istanze provenienti dal mondo della scuola, quali l’appello degli studenti ‘Salvateci le Scuole’, sia al complesso di interventi di cui al Piano regionale triennale 2018-2020 in materia di edilizia scolastica, vengano effettivamente reperite e stanziate le risorse necessarie a rendere adeguati e sicuri quegli edifici scolastici, di ogni ordine e grado presenti in ambito regionale, che necessitano inderogabilmente di interventi strutturali in una prospettiva di benessere,sicurezza e formazione delle giovani generazioni”.
Inoltre la giunta toscana dovrà “valutare la possibilità, in sede di programmazione, di procedere a periodici rifinanziamenti" delle misure regionali in materia, di cui la Provincia di Pistoia ha beneficiato per l’Iti Fedi Fermi così come altri Comuni del territorio negli anni scorsi (ad esempio Monsummano, Larciano, Pescia). Lo stabilisce una mozione votata oggi dal Consiglio regionale, su proposta del consigliere Pd Marco Niccolai.
"Le motivazioni di questo atto – ha detto Niccolai presentando la mozione in aula – nascono anche dalla forte mobilitazione degli studenti della provincia di Pistoia che ha prodotto un appello al governo Conte, promosso dalla Federazione degli Studenti Pistoia e Valdinievole e sottoscritto da migliaia di ragazze e ragazzi, un appello che può essere definito una sorta di manifesto di tutti gli studenti toscani. Per quanto ci riguarda, pur non avendo la Regione una competenza diretta in materia, l’edilizia scolastica, la qualità delle condizioni materiali di studio, rimangono una priorità e lo testimoniano i numerosi contributi finanziari da parte della Regione per intervenire nelle situazioni più urgenti, interventi di cui ha beneficiato anche il nostro territorio. Purtroppo i nostri fondi da soli non bastano: il Governo Conte deve portare avanti e finanziare i piani straordinari varati i governi Renzi e Gentiloni, che dal 2014 avevano invertito una tendenza investendo miliardi di euro di cui ha beneficiato il nostro territorio. Il Governo Conte, così, potrebbe finanziare i 15 progetti presentati dalla Provincia di Pistoia sulle scuole superiori. Occorrerà recuperare il tempo perduto, anche perché per la Toscana si stima, a seguito delle richieste fatte da Province e Comuni nel giugno scorso, un fabbisogno di oltre 1 miliardo di euro, con 514 progetti di adeguamento sismico, antincendio, igienico sanitario, di sicurezza e riqualificazione funzionale che attendono di essere finanziati. Spero che anche attraverso il voto su questa mozione si possa dare un contributo a raccogliere l’appello degli studenti e di quanti hanno a cuore le nostre scuole. Sicuramente – ha concluso Niccolai – i nostri ragazzi non sono più soli: il Consiglio regionale della Toscana condivide la loro battaglia".
"Ringraziamo il consigliere Marco Niccolai per essersi preso carico della nostra battaglia e ringraziamo il Consiglio Regionale per il buonsenso dimostrato e per la voglia di investire sul futuro e presente dell'Italia, ovvero noi studenti" dichiara Alessio Dolfi, portavoce della Federazione degli Studenti Pistoia.
"Con l'aiuto dell’intero e unanime Consiglio Regionale dobbiamo impegnarci a portare avanti la nostra battaglia facendo capire al Governo che il Cambiamento Vero parte dall'istruzione, dalle scuole, dalle strutture, dalla cultura", afferma Sofian Aboulmachayl, portavoce della Federazione degli Studenti Valdinievole.
Interviene infine anche il coordinatore regionale della Federazione degli Studenti Toscana Bruno Leka: "Sono orgoglioso del lavoro fatto dai ragazzi di Pistoia e Valdinievole che sta raccogliendo adesioni tra gli studenti e le istituzioni. Ripartiamo da qui, da oggi, da questa vittoria in Consiglio Regionale per spingere il Governo ad ascoltarci. Il nostro approccio è da sempre collaborativo e l’aiuto delle istituzioni è senza dubbio utile: se continuerà il silenzio non potremo però che scendere in piazza, perché gli studenti meritano ascolto e meritano di studiare in scuole sicure e con i minimi strumenti necessari"