La fiamma che arde e si spegne nella carriera di Sinead O’Connor in Nothing Compares di Kathryn Ferguson; l’omaggio ai fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne con una retrospettiva a loro dedicata, una masterclass e la prima nazionale del loro ultimo film Tori e Lokita; il cambiamento climatico nel distopico Everything Will Change di Marten Persiel, capofila dell’ampia sezione dedicata all'ambiente. La firma inedita del Nobel Annie Ernaux come regista, al fianco del figlio, in The Super 8 Years. Ancora, il focus sulle ferite aperte in Italia, la storia della battaglia degli operai della GKN di Campi Bisenzio in E tu come stai? di Filippo Maria Gori e Lorenzo Enrico Gori, e quella per la verità a più di vent’anni dai fatti del G8 di Genova in Se fate i bravi di Stefano Collizzolli e Daniele Gaglianone; lo scoppio della rivolta oltreoceano, in Cile nel 2019, nelle splendide immagini di My Imaginary Country di Patricio Guzmán; la dedica a Werner Herzog: Radical Dreamer di Thomas von Steinaecker, per festeggiare al meglio gli 80 anni del grande regista tedesco. E le storie da Firenze: quella dell’Isolotto in Le chiavi di una storia - La comunità dell’Isolotto di Federico Micali e la dedica a Margherita Hack in Margherita. La voce delle stelle di Samuele Rossi. Sono alcuni tra i 100 film in programma alla 63° edizione del Festival dei Popoli, il festival internazionale del film documentario, che si terrà a Firenze dal 5 al 13 novembre nei cinema La Compagnia, Stensen, Spazio Alfieri e Institut Français e in altri luoghi della città: MAD -Murate Art District, 25 Hours Hotel, VideoLibrary Mediateca Regionale Toscana e a Prato al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci.
La manifestazione - presieduta da Vittorio Iervese, per la direzione artistica di Alessandro Stellino e quella organizzativa di Claudia Maci - presenterà il meglio del cinema documentario mondiale in un programma ricco e accompagnato da numerosi ospiti internazionali e nazionali. La 63ma edizione è realizzata con il contributo di Europa Creativa Media, MiC - Direzione Generale Cinema, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione Sistema Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Fondazione CR Firenze e Publiacqua.
Il festival sarà inaugurato sabato 5 novembre alle 21 dalla prima nazionale di Everything Will Change di Marten Persiel, il documentario prodotto dalla Wim Wenders Grant of Film e distribuito in Italia da Cloud 9, protagonista anche del manifesto dell’edizione 2022 del festival, dedicato al futuro dell’ambiente. Il film ci porta in un distopico 2054: tre giovani anticonformisti intraprendono un viaggio tra le memorie naturali e la loro bellezza oggi dispersa, sperando di scoprire cosa è successo al loro pianeta. La risposta sta nel passato e quando trovano la chiave in un decennio - il 2020 - in cui un futuro colorato era ancora possibile, tutto cambia. In questo insolito road movie, la finzione incontra la realtà scientifica per esplorare la questione più urgente del nostro tempo: l’estinzione della fauna selvatica. Il futuro sta a noi sceglierlo e al film partecipano anche i pareri di validi scienziati ed esperti autori - tra cui lo stesso Wenders. Il primo giorno si svolge tutto al cinema La Compagnia: si inizia con Rewind & Play di Alain Gomis (ore 15), un ritratto di Thelonious Monk, che mostra la sensibilità del grande pianista jazz in contrasto con il rigido schematismo delle esigenze televisive, per proseguire con Il valore della donna è il suo silenzio di Gertrud Pinkus (ore 16), storia di archivio, ironica e malinconica, di un’emigrante del Sud Italia nella Germania degli anni Settanta. E poi Happy Pills di Robert Arnaud e Paolo Woods (ore 18.30), un viaggio attraverso sei paesi in un mondo in cui la chimica (tra antidepressivi, oppioidi e stimolanti) è la risposta definitiva alla ricerca del benessere umano.