Tari, la tassa sui rifiuti, sempre più cara per le imprese pistoiesi.
L’allarme è lanciato da Confcommercio che parla, per il Comune capoluogo, di aumenti pro capite sino al 30% per utenze non domestiche rispetto al 2018.
Per l’associazione inoltre le agevolazioni introdotte se riescono a alleggerire la situazione comportano un impegno notevole per gli operatori, come avviene per la raccolta del vetro in centro storico.
La Tari, sottolinea Confcommercio, rincara del 5% anche a Serravalle Pistoiese (per bar, ristoranti, tabaccherie tra gli altri) e sulla montagna pistoiese dove ci sono stati aumenti per le imprese sia di Abetone che di Cutigliano, le quali pur ricadendo sotto un unico Comune si trovano a pagare importi diversificati.
Situazione, peraltro, che si verifica anche nel territorio di San Marcello Piteglio.
Confcommercio chiede quindi una profonda revisione dell’intero sistema prevedendo esenzioni e agevolazioni per le aree che di fatto non producono alcun rifiuto e sulle quali invece continua a essere calcolata integralmente la tassa, come avviene per alcune attività di imprese del terziario.