Sei misure di custodia cautelare sono state disposte per un'inchiesta su un presunto traffico di rifiuti tessili prodotti da manifatture cinesi delle province di Prato e Pistoia e illecitamente destinati in varie regioni italiane e in Africa. Destinatari dei provvedimenti cautelari - uno in carcere, gli altri ai domiciliari - sono 4 imprenditori di nazionalità italiana e 2 cinesi. Altre 10 persone risultano indagate. Le indagini, coordinate dalla Dda di Firenze e condotte dalla polizia municipale di Prato, dove l'inchiesta è partita, insieme alla polizia provinciale della sezione di pg, hanno interessato il territorio pratese, la provincia di Pistoia, Rovigo, Mantova e Reggio Emilia.