• Vivaismo, nel 2023 l'export non cresce. Colpa dell'alluvione


    14/03/2024 Le esportazioni del vivaismo pistoiese nel 2023 eguagliano quelle dell’anno precedente... Mentre nei vivai si vive il periodo più intenso dell’anno, con i piazzali di carico in piena attività, giungono i dati dell’export del polo produttivo pistoiese. Con i 72 milioni di euro esportati a ottobre, novembre e dicembre, il totale 2023 sfiora i 357 milioni e mezzo milioni di euro, equagliando di fatto il dato 2022 (meno 0,2%). A darne notizia è Coldiretti Pistoia, il cui presidente, Fabrizio Tesi, commenta il dato giudicandolo “un risultato discreto, soprattutto alla luce delle turbolenze internazionali che hanno continuato ad incidere sui costi di produzione e dell’alluvione dello scorso novembre, che ha distrutto le piante in molte aziende, soprattutto della piana pistoiese”. Ed in effetti è proprio il dato relativo all’ultimo trimestre 2023, a registrare un calo, se confrontato allo stesso periodo del 2022: meno 1,47%. A preoccupare, secondo il presidente di Coldiretti Pistoia, sono i margini di guadagno sempre scarsi, “visto che – spiega - non è possibile riversare sul prezzo di vendita all’estero i maggiori oneri poichè la concorrenza di produttori stranieri è sempre più aggressiva”. In prospettiva – aggiunge - l’inverno caldo ha accelerato la vegetazione delle piante e questo è rischioso in caso di calo repentino delle temperature in primavera”. Per il resto, continua Coldiretti, l’andamento dell’export di piante vive delle aziende pistoiesi è in linea con quello complessivo italiano, che ha registrato un leggero calo, e Pistoia si conferma come principale polo dell’export, con il 40% del totale.
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